Pubblicato su “Informazioni Marittime” del 30 giugno 2022, il resoconto del convegno organizzato da Assospena, in collaborazione con il CTSD di Napoli, lo scorso 23 giugno, presso l’hotel Romeo di Napoli.

“Per Augusto Forges Davanzati,” – riporta l’articolo – ” da dieci anni presidente di Assospena, associazione degli spedizionieri doganali del compartimento di Napoli, il ritardo dei controlli doganali è il principale problema che limita la fluidità dei traffici. In parole concrete e chiare limita la competitività del porto di Napoli provocando danni economici alle aziende, in termini di soste e ritardi nelle consegne.

Il concetto è stato ribadito più volte nel corso sia del convegno tenuto la scorsa settimana a Napoli sia nella successiva assemblea della categoria.

La questione è annosa e per Forges Davanzati i ritardi sono principalmente dovuti alla carenza di personale dell’agenzia delle dogane. «Gli uffici preposti -puntualizza- in verità fanno molti sforzi per rendere la situazione fluida e lavorano al massimo delle loro possibilità. Ma a tutt’oggi riscontriamo in moltissimi casi contenitori in verifica doganale fermi per 7/8 giorni, laddove un obiettivo da raggiungere sarebbero le auspicabili 24/48 ore».

Anche la verifica scanner, altra modalità di controllo della merce, presenta crepe e ritardi. «Lo scanner funziona a giorni alterni. Qui la carenza di personale formato è più evidente. Allo scanner va personale preparato, tipo quello aeroportuale, che identifica subito anomalie a video».

I controlli sulle merci (non solo doganali) sono da sempre la piaga o la palla al piede dei ritardi al porto. Occorre considerare che ad oggi non esiste una piattaforma informatica unica, in grado di razionalizzare ed organizzare i controlli che possono subire le merci. Basti pensare che concorrono ai controlli sulle merci circa 22/23 enti, ovviamente non sempre e non tutti insieme, ma in assenza del famoso Sportello Unico è una cosa che fa rabbrividire e scoraggiare i destinatari dei carichi.
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